Progetto radioattività
Studio della radioattività ambientale in alcune cavità carsiche e sorgenti del Veneto
Responsabili del progetto: dott. Luca Dal Molin, dott. Edoardo Bellocchi, Francesco Boifava e Giancarlo Marchetto.
Progetto iniziato nel 2007, concluso nel 2008.
Il progetto ha previsto il monitoraggio puntuale della radioattività ambientale di alcune cavità carsiche e sorgenti del Veneto, al fine di rilevare la presenzadi eventuali emissioni.
Le modalità di lavoro e la strumentazione utilizzata ci hanno consentito di determinare le emissioni alfa, beta e gamma in atmosfera ipogea e in roccia, e le emissioni beta e gamma in acqua.
La rilevazione non ha avuto come oggetto il monitoraggio del gas radon, o meglio, non solo del gas radon, ma si è allargato a comprendere ogni radio emittore.
L'area di estensione del progetto ha compreso, innanzitutto, quella già inclusa nel progetto di studio dell'idrologia carsica dell'altopiano del Faedo-Casaron, per estendersi fino a coprire tutta l'area geografica delle Prealpi Vicentine e i Colli Berici, con la possibilità di eventuali allargamenti anche ai settori est e ovest del Progetto INAC, in collaborazione con i gruppi responsabili di tali aree.
Particolare attenzione al presente studio è stato dato al monitoraggio della radioattività ambientale di due note cavità sui Lessini vicentini: Buso della Rana e Grotta della Poscola.
Sarà anche interessante poter confrontare i valori di fondo dei Lessini con quelli registrati in altre località italiane con una storia geologica differente. A tale scopo si è pensato di effettuare almeno una spedizione di ricerca in una zona del Centro Italia, caratterizzata da vulcanesimo recente. Tale zona si estende dai siti minerari del Monte Amiata, in Toscana, fino a Viterbo, nel senso nord-sud, e dalle propaggini orientali dell'espansione del sistema Volsinio (Orvieto), fino alla Maremma laziale (caldere di Bolsena e Latera), comprendente una ampia porzione di territorio interessata da imponenti fenomeni vulcanici quaternari, e della quale è noto un livello di radioattività superiore alla media nazionale.
Di ogni sito in esame, i dati sono stati organizzati in grafici temporali per poterne valutare ogni variazione e relazionarla all'ambiente geologico locale, a variazioni di portata dei corsi d'acqua ipogei a seguito di eventi meteorici, ed infine allo spostamento di masse d'aria stagionali circolanti all'interno delle cavità.
Un altro aspetto che ci siamo proposti di approfondire è stata la relazione tra la concentrazione di attività in acqua e quella del K-40, ottenuta dalla misura del potassio nelle acque.
Per portare a termine un tale studio, è stata indispensabile disporre di strumentazione adeguata, dotata di notevole sensibilità per bassi valori. A tale scopo, gli strumenti utilizzati sono stati i seguenti:
- FAG Kugelfisher IM 7000 provvisto di sonda specifica per liquidi, di sonda per aria beta/gamma, e di sonda alfa-sensibile a finestra di mica.
- RFT RAM II per misure di radiazioni alfa-beta-gamma di materiali solidi.
Gruppi partecipanti:
- Club Speleologico Proteo Vicenza
- Gruppo Grotte CAI Schio
- Gruppo Grotte CAI Malo